CAMMINO L' ITALIA: 1° Tappa |Parco Urbano Pineta di Castelfusano

Riparte uno dei più importanti appuntamenti annuali della Scuola Italiana Nordic Walking: Cammino l’Italia, una serie di tappe in 36 località italiane che unirà idealmente i camminatori di tutta Italia: una staffetta grande come un abbraccio.

Per questa prima tappa avremo il piacere di camminare tutti insieme nel magnifico Parco Urbano della Pineta di Castelfusano

DOVE CAMMINEREMO

Il Parco Urbano della Pineta di Castel Fusano è un’area protetta istituita nel 1980 dalla Regione Lazio e copre un’area di più di 900 ettari a pochi km dalla foce del Tevere. È la più ampia area verde di Roma e fa parte dal 1996 della Riserva Naturale del Litorale romano.

La storia entra prepotentemente nella pineta: alcuni tratti di basolato della Via Severiana, antica strada romana fatta costruire o meglio fatta raccordare da Settimio Severo, che congiungeva l’antica Portus (Fiumicino) con Terracina, sono ancora visibili e percorribili. L’imperatore nel 198 d.C. si limitò probabilmente, ma fu un grande lavoro, a collegare e lastricare pezzi di strade preesistenti lungo il percorso della costa laziale. 
Nell’agosto del 1190 Riccardo Cuor di Leone percorse un tratto della via basolata proprio a Castelfusano per andare verso sud per imbarcarsi per la cosiddetta Crociata dei Re.

Non solo re ed imperatori percorsero la pineta ma anche la Formula 1, con il Circuito di Castelfusano, già Circuito dell’Impero, nel 1939 e poi successivamente nel 1954. Via del Circuito, tornata sterrata solo una ventina di anni fa, ricorda l’epopea dell’Alfa Romeo e della Ferrari.

 

La pineta custodisce anche una grande villa, la cosiddetta Villa della Palombara, tempo fa erroneamente attribuita a Plinio il Giovane, attribuibile invece a Ortensio Ortalo, noto oratore rivale di Cicerone. Questo complesso che era lambito dal mare, si trova oggi in una radura nel mezzo del bosco e dista circa mezzo chilometro dal mare. Purtroppo da qualche mese la villa è recintata e inaccessibile, ma la sua collocazione ci rivela quanto la linea di costa fosse più vicina solo 2000 anni fa.

 

La pineta custodisce anche un bellissimo castello/dimora, Villa Chigi, tutt’ora abitato dai Principi Chigi. 
La pineta non è spontanea ma è stata piantata nel ‘700 dalla famiglia Sacchetti che abitavano il castello prima dei Chigi: in origine il bosco era di lecci, tipico bosco planiziale vicino al mare, ma la necessità di mettere a reddito la tenuta, suggerì ai Sacchetti di piantare pini per la produzione dei preziosi pinoli.

Più di recente, il 21 aprile – data non certo casuale – del 1932, la pineta è stata consegnata ai cittadini dal Governatorato di Roma sotto Benito Mussolini come Parco Urbano illuminato e attrezzato con fontane e panchine in travertino e una stele, o meglio, quel che rimane della stele, collocata tra piazza del Cinghiale e piazzale della Villa di Plinio, ricorda questo atto di donazione.

 

Insomma la pineta ci racconta tantissime storie, dalla più antiche alla più recenti, oltre ad essere di una bellezza severa e suggestiva, ricca di biodiversità, una pineta ed una macchia molto variegate, tante specie di uccelli e mammiferi presenti: da qualche anno i pappagalli parrocchetti, che hanno invaso diverse zone della capitale, ne hanno colonizzato una parte, svolazzando rumorosi e colorati sulle chiome dei pini, come i cinghiali che la setacciano alla ricerca di cibo, ma la magia della pineta è anche nel suo apparente disordine.
 

PROGRAMMA:

Attraversiamo tutti i Quarti della pineta con un giro ad anello che ci consentirà di scoprire aree molto diverse tra loro, esplorando a destra e a sinistra della via Cristoforo Colombo, e a destra e a sinistra di via della Villa di Plinio. I profumi e i colori primaverili ci accompagneranno e ci guideranno in un’esperienza sensoriale unica. Ne attraverseremo una gran parte raccontando storie e curiosità legate a questa macchia caparbia e prepotente che rapidamente si è riappropriata del suo posto dopo il devastante incendio del 2000 e di quelli che si sono susseguiti, e alla pineta di pini domestici e, nelle sue parti più distali, alla lecceta vetusta mista a pini marittimi tra alte dune sabbiose. Un dedalo di sentieri che vi sorprenderà.

Partenza: Bar della Pineta, viale Mediterraneo 85 ore 9.30 (partenza ore 10)
Lunghezza: 11 km ca.
Percorso: ad anello
Caratteristiche: sabbioso compatto, sterrato
Fontanella alla partenza per riempire la borraccia
 
Contributo per la tappa: 7 euro.
Alla fine della tappa, per chi vuole si potrà pranzare insieme al ristorante “La buzzicona”, sul Canale dei Pescatori, con tipiche specialità romane e marinare. (Costo 25€ con antipasto, un primo tipico romano, acqua e caffe)
Si richiede la prenotazione per il ristorante entro e non oltre il 30 marzo per poter organizzare un tavolo di gruppo
 
Istruttrici: Francesca (cell 392 9146595) e Meri (cell 349 0875191)

 

ISCRIZIONI CHIUSE

Per iscriversi compilare l’apposito modulo tramite il pulsante qui sotto.
Per i gruppi è possibile scaricare il file excel da compilare con tutti i partecipanti cliccando qui