La Via Francigena da Viterbo a Sutri

Il punto di partenza sarà appunto la città medioevale di Viterbo. 

Dopo aver ammirato la magnifica Piazza si esce dalla città da Porta Faul per imboccare la Strada Signorino, una splendida via cava etrusca che taglia profondamente la roccia tufacea. Proseguendo su sterrate ben segnalate si arriva fino a raggiungere i resti della Chiesa di Santa Maria in Forcassi che in poco tempo ci introduce nel paese di  Vetralla. 
Dopo aver pernottato in un tranquillo monastero di suore benedettine, il secondo giorno ci aspetta un percorso veramente incredibile.

Ripreso il cammino infatti, dopo qualche km ci si addentra nella fitta macchia boschiva di faggi, castagni e cerri di Pian della Botte fino ad arrivare alla chiesetta della Madonna di Loreto.

Da lì poi, attraversando distese di noccioli tipici della zona, si raggiunge il complesso soprannominato delle “torri d’Orlando“. 
Si tratta di alcuni monumenti funebri di epoca romana e di un campanile romanico della basilica di S. Maria in Campis, immersi e ormai perfettamente integrati con la vegetazione circostante. 

Poco più avanti si entra a Capranica, paese di origine etrusca con uno stupendo borgo antico molto caratteristico.

Dopo una breve visita, lasciato il paese si riprende una sterrata che ci porta ad entrare nell’affascinante Valle di Mazzano, una lunga forra attraversata da un torrente e  dove cammineremo tra alberi e massi ricoperti di muschio e una vegetazione lussureggiante attraversando ponticelli di legno accompagnati dal rumore di piccole cascatelle.

La valle ci accompagnerà direttamente a Sutri, che sorge su un imponente rilievo di tufo che domina la via Cassia e dove potremmo ammirare il meraviglioso anfiteatro romano scavato nel tufo.

Ed è qui che termineremo il nostro cammino probabilmente un po’ stanchi ma sicuramente affascinati e soddisfatti dall’esperienza vissuta.